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Biografia

Liberio Furlini, pittore autodidatta, è nato il 16 ottobre 1950 a Riva del Garda. Durante gli studi magistrali ebbe il privilegio di essere allievo del Prof. Luigi Senesi, che gli fece apprezzare l’arte in tutte le sue sfaccettature. Ha iniziato a dipingere dopo il 1989 con studio a Lavis. Tecniche pittoriche preferite: ad olio, con pigmenti (terre ed ossidi), tempera all’uovo, su sottofondo a base di sabbia, calce e polvere di marmo, con stucco a calce e su lastre di granito.

Ha realizzato numerose e significative mostre, tra le quali al Palazzo Esposizioni a Fano, al Centro d’Arte San Vidal di Venezia, alla Pinacoteca R. M. Pedrazza a Luserna, alla Casa de Gentili di Sanzeno, al Palazzo de Maffei a Lavis, al Palazzo Trentini di Trento. E’ stato invitato alla IV Biennale d’Arte Internazionale “Ermentage du Riou”, a Mondellieu – Cannes ed alla selezione per la Biennale d’Arte Internazionale di Roma. Predilige la pittura murales. I più significativi: al Centro di Documentazione di Luserna, alla scuola materna e alla biblioteca di Roncone, a Azzinano di Tossicia e a Sant’Eufemia a Maiella negli Abruzzi, il più recente a Polpenazze del Garda (BS). Esperto nella tecnica dell’affresco; suo l’affresco a Balbido con documentazione di trenta minuti realizzato dalla RAI sede di Trento.

Liberio

 

“Liberio Furlini (1950) è nato a Riva del Garda, lavora a Trento e risiede a Lavis ma la sua patria è il Bleggio, nelle Giudicarie. Allievo da ragazzino di Luigi Senesi e più tardi di Gelsomina Bassetti ma sostanzialmente autodidatta, è stato attratto dall’arte fin da giovane. Ha iniziato a dipingere dopo il 1989 realizzando murales ed affreschi. Con passione, impegno e determinazione ha presto allargato l’ambito delle tecniche pittoriche che è in grado di padroneggiare: tempera, terre naturali, acrilico, ossidi, olio, complessi interventi di sabbia, gesso, polvere di marmo, stucco a calce; e pure quello dei supporti utilizzati: tela e truciolato, ma anche intonaco e granito. Numerosi, in tutto il Trentino e lontano dalle sue terre (Abruzzo, Marche, Lazio, Svizzera, Francia …) gli interventi murali e le mostre personali, tutti con significativi successi. Pittura tradizionalmente figurativa, la sua: temi trattati quelli ancestrali quali fiori e alberi, paesaggi agresti, l’uomo impegnato nei mestieri tradizionali della campagna e della montagna. Lo spirito che aleggia è pacato, di pace, un silenzioso, assoluto senso di serenità, privo di smancerie nostalgiche o di astorica compassione, supportato invece da una conoscenza diretta dei luoghi e delle persone, della fatica e delle preoccupazioni. Una pittura la sua vicina alla gente, che respira col mondo. Nella produzione più recente Furlini ha coltivato queste tematiche a lui più solite e care declinandole però attraverso un’inedita e rara valenza simbolica che ne esalta la dimensione altamente poetica. Animali e montagne, dettagli architettonici e persone, boschi e laghi sono sempre più determinati ed essenziali, e con ciò efficaci nell’esprimere il loro valore assoluto. Fondamentale, in tali lavori, un uso dei colori ancora più sapiente, in grado di osare accostamenti arditi tali da sostenere inquadrature inattese e coraggiose, fra sfondi lontani e primi piani prepotenti.”   Pietro Marsilli

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